Header Ads

Estate in salute: come proteggere i vostri bambini dal caldo

I consigli del Ministero e della Salute (domande e risposte ai vostri questiti)

1. Cosa sono le ondate di calore?
Le ondate di calore sono condizioni meteorologiche estreme che si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associati a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione; tali condizioni rappresentano un rischio per la salute della popolazione. Un'ondata di calore è definita in relazione alle condizioni climatiche di una specifica città e non è quindi possibile definire una temperatura-soglia di rischio valida a tutte le latitudini.
2. Quali sono le ore della giornata in cui è opportuno ridurre l’esposizione all’aria aperta durante le ondate di calore?
Durante le giornate in cui viene previsto un rischio elevato per le successive 24-48 ore (livelli 2 e 3 del bollettino), deve essere ridotta l’esposizione all’aria aperta nella fascia oraria compresa tra le 11.00 e le 18.00.
In particolare, è sconsigliato l’accesso ai parchi e alle aree verdi ai bambini molti piccoli, agli anziani, alle persone non autosufficienti o alle persone convalescenti. Inoltre, deve essere evitata l’attività fisica intensa all’aria aperta durante gli orari più caldi della giornata.
3. Quali sono le precauzioni da seguire per una corretta preparazione e conservazione degli alimenti?
Quando arriva il gran caldo occorre fare molta attenzione alla corretta preparazione e conservazione dei cibi. Le temperature elevate favoriscono la contaminazione degli alimenti e aumentano il rischio di gastroenteriti e intossicazioni alimentari.
Per evitare tali rischi occorre osservare alcune semplici regole:
  • rispettare rigorosamente la data di scadenza del prodotto o quella entro la quale è preferibile il consumo
  • lavarsi sempre le mani prima di procedere alla preparazione dei cibi
  • lavare bene la frutta, le verdure e tutti cibi che si consumano crudi, facendo attenzione che non vengano a contatto con altri alimenti o con piani di lavoro sporchi per evitare il rischio di contaminazione crociata
  • consumare i cibi cotti nel più breve tempo possibile
  • evitare di lasciare cibi deperibili (es. latte, latticini, dolci a base di crema, carne, pesce etc.) a temperatura ambiente, ma conservarli in frigorifero
  • quando si conservano i prodotti alimentari nel frigorifero è consigliabile:
    - seguire le istruzioni riportate sulle confezioni per le modalità di conservazione
    - conservare preferibilmente gli alimenti cotti in compartimenti separati e lontani da quelli crudi; è consigliabile utilizzare appositi contenitori, per evitare che alimenti diversi vengano a contatto fra di loro; ad esempio evitare di tenere il pesce assieme alle carni
  • nel caso di alimenti congelati o surgelati controllare le indicazioni riportate sulle confezioni relative alla temperatura di conservazione del prodotto; ricordare che i cibi scongelati non possono essere più ricongelati
4. Si può svolgere attività sportiva all’aria aperta durante le giornate estive più calde?
Si, ma va comunque evitata la fascia oraria dalle 11.00 alle 18.00 e bisogna prestare particolare attenzione ad una adeguata idratazione.
5. Quali precauzioni si devono adottare quando si esce di casa in una giornata molto calda?
Ripararsi la testa con un cappello leggero a falde larghe; in auto usare tendine parasole. Indossare indumenti chiari, non aderenti, di cotone o lino, in quanto le fibre sintetiche impediscono la traspirazione. Chi soffre di diabete deve esporsi al sole con cautela, onde evitare ustioni serie, a causa della minore sensibilità al dolore.
6. Che cosa è preferibile mangiare in estate?
In generale è meglio consumare pasti leggeri, preferire la pasta e il pesce alla carne, evitando i cibi elaborati e piccanti; consumare molta frutta e verdura. Qualche gelato è concesso, ma si consigliano quelli al gusto di frutta, meno calorici. Evitare i pasti abbondanti, preferendo quattro, cinque piccoli pasti durante la giornata.
7. Quanto e cosa è consigliabile bere in estate?
E’ importante bere, anche in assenza dello stimolo della sete. Si consiglia di bere almeno due litri al giorno, salvo diverso parere del medico, di moderare l'assunzione di bevande gassate e zuccherate, ricche di calorie, di evitare gli alcolici e di limitare l’assunzione di bevande che contengono caffeina (caffè, tè nero etc.)
8. Quando fa molto caldo è consigliabile l’assunzione di integratori di sali minerali?
Sì, ma l’assunzione di tali integratori deve essere sempre consigliata dal proprio medico curante.
9. Come posso rendere la casa meno calda?
  • Schermare finestre e vetrate esposte a sud-sud ovest con tende e/o oscuranti esterni regolabili (persiane, veneziane) per non far entrare il sole
  • Chiudere le finestre nelle ore più calde della giornata per evitare il riscaldamento delle stanze.
  • Lasciare le finestre aperte durante la notte e nelle prime ore del mattino, così da permettere il necessario ricambio d’aria.
  • Limitare l’uso del forno e di altri elettrodomestici che producono calore (fornelli, ferro da stiro, phon etc.) che tendono a riscaldare la casa.
  • Utilizzare un climatizzatore per rinfrescare l’ambiente regolando il termostato in modo tale che la temperatura ambiente sia pari a 24-26° C. Nelle aree caratterizzate principalmente da un elevato tasso di umidità, senza valori particolarmente elevati di temperatura, può essere sufficiente l’uso del deumidificatore in alternativa al condizionatore.
  • Se si usano ventilatori non indirizzarli direttamente sulle persone, ma regolarli in modo da far circolare l’aria in tutto l’ambiente. Se la temperatura dell’ambiente è superiore a 32°C i ventilatori sono più dannosi che utili (vedi anche domanda n. 14).
  • Evitare di passare all’improvviso dal caldo al freddo e viceversa.
  • Fare bagni o docce con acqua tiepida per abbassare la temperatura corporea, evitando però bruschi sbalzi di temperatura, che possono provocare ipotermia soprattutto in bambini e anziani.
  • Assicurarsi che le persone malate e/o costrette a letto non siano troppo coperte.
  • È possibile ristrutturare la propria casa usufruendo delle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica, rendendo così la casa più eco-sostenibile, risparmiando sui costi della bolletta e migliorando l’isolamento termico, sia in estate che in inverno. Consulta il sito dell'Enea.
10. Come  deve essere il microclima negli ambienti di lavoro chiusi,in particolare durante le ondate di calore?
Non esistono norme che fissano i limiti di temperatura che garantiscono condizioni di benessere termico negli ambienti di lavoro chiusi, salvo che per alcune lavorazioni particolari. Il Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lvo 81/2008) prevede la necessità generica di assicurare ai lavoratori un certo benessere termico, anche in funzione del lavoro svolto.
In particolare, nei locali di lavoro la temperatura deve essere adeguata alle esigenze dell’organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori e considerando anche il grado di umidità e il movimento dell'aria.
Le finestre, i lucernari e le pareti vetrate devono essere tali da evitare un soleggiamento eccessivo del locale. In genere, in estate, per attività molto moderate e vestiario consono alla stagione, una temperatura dell’aria compresa tra 24-26 C°, con un basso tasso di umidità relativa e una velocità dell’aria inferiore a 0,15 m/s, è in grado di garantire condizioni di comfort termo-igrometrico.
Se nel locale viene utilizzato un impianto di aerazione, questo deve essere sempre mantenuto funzionante e ogni eventuale guasto deve essere segnalato da un sistema di controllo. Gli impianti di condizionamento o di ventilazione devono essere collocati in modo tale che i lavoratori non siano esposti a correnti d’aria e devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione, per tutelare i lavoratori da possibili rischi per la loro salute (patologie allergiche, respiratorie o infettive).
11 È bene far uso di un condizionatore d’aria?
Sì, ma con moderazione, regolandolo in modo che la temperatura ambiente sia pari a 24-26°C, mantenendo chiuse le finestre durante il loro funzionamento e utilizzando protezioni oscuranti alle finestre dei locali condizionati per limitare l’esposizione diretta ai raggi solari. Quando si utilizza un condizionatore è importante rispettare alcune regole riguardanti il loro corretto utilizzo e manutenzione (leggi l'opuscolo Come migliorare il microclima delle abitazioni durante l’estate). Passare alcune ore in ambienti climatizzati, in particolare nelle ore più calde della giornata, aiuta a ridurre sensibilmente la frequenza di effetti negativi sulla salute.
12 È consigliato l’uso dei ventilatori?
Il ventilatore deve essere usato con cautela in quanto può causare disidratazione, soprattutto nelle persone costrette a letto. È comunque sconsigliato il loro uso quando la temperatura all’interno dell'abitazione è molto elevata (32°C) e il ventilatore non deve essere mai indirizzato verso le persone, ma regolato in modo da far circolare l’aria in tutto l’ambiente.
13. Che cosa può succedere se si resta troppo esposti al sole?
La persona che resta troppo esposta al sole può andare incontro alla classica insolazione. Questa è una evenienza grave, ma per fortuna rara, che si manifesta a seguito di un’esposizione diretta e prolungata ai raggi solari.
Si possono verificare eritemi o ustioni accompagnati o meno da una sintomatologia da colpo di calore.
149. Quali sono gli effetti del caldo sulla salute ?
Gli effetti del caldo sulla salute vanno da sintomi che non arrivano all’attenzione clinica (ad esempio riduzione delle capacità psico-fisiche, ansia, insonnia), a sintomi di maggiore entità (ad esempio ipotensione arteriosa, edemi agli arti inferiori), fino ad effetti più gravi che possono determinare il ricorso al Pronto Soccorso o il ricovero in ospedale, soprattutto per aggravamento di una patologia preesistente.
15. Che cos’è la disidratazione?
La disidratazione è una condizione che si manifesta quando la quantità di acqua persa dall’organismo è maggiore di quella assunta. Normalmente si devono assumere tra 1,5 e 2 litri di acqua al giorno.
L’organismo si disidrata e incomincia a funzionare male quando:
  • è richiesta una quantità di acqua maggiore come in caso di alte temperature ambientali per via della sudorazione
  • si perdono molti liquidi, come in caso di febbre, vomito e diarrea
  • una persona non assume volontariamente acqua a sufficienza in mancanza di stimolo della sete, come nel caso di bambini piccoli ed anziani.
  • in caso di assunzione di farmaci che possono favorire l’eliminazione di liquidi (per esempio diuretici, lassativi).
16. Quali disturbi provoca la disidratazione?
I sintomi principali sono:
  • sete
  • debolezza
  • vertigini
  • palpitazioni
  • ansia
  • pelle e mucose asciutte
  • crampi muscolari
  • abbassamento della pressione arteriosa
17. Che cosa è il colpo di calore?
Il colpo di calore, o Ipertermia, è un disturbo provocato da un rapido aumento della temperatura corporea che si verifica in particolari condizioni climatiche: caldo molto intenso, alti tassi di umidità, mancanza di ventilazione. La presenza di tali condizioni può alterare i meccanismi deputati alla termoregolazione, con la conseguenza che il nostro organismo non riesce a disperdere il calore interno, come accade normalmente per mezzo della sudorazione e della vasodilatazione cutanea. In presenza di un colpo di calore, la temperatura interna può superare i 40°C, mentre la cute diventa calda e disidratata. È necessario intervenire tempestivamente perché i danni possono essere molto gravi e causare la morte.
18. Dove può verificarsi colpo di calore?
Il colpo di calore può manifestarsi in ambienti all’aperto o in ambienti chiusi (spesso affollati) in cui la temperatura dell’aria elevata si accompagna generalmente anche a  elevati valori di umidità relativa e scarsa ventilazione.
19. Quali sono i sintomi del colpo di calore?
La vittima di un colpo di calore in un primo momento può avvertire un malessere generale con sintomi piuttosto vaghi, quindi possono manifestarsi crampi, vertigini, debolezza, confusione, annebbiamento della vista, cefalea, nausea e vomito, fino ad arrivare a stati d’ansia e stati confusionali, con possibile perdita di coscienza. La temperatura corporea aumenta rapidamente (in 10-15 minuti) anche fino a 40-41° C, la pressione arteriosa diminuisce repentinamente, la pelle appare secca ed arrossata, perché cessa la sudorazione. Nei casi più gravi può seguire un danno degli organi interni (reni, polmoni, cuore, cervello) che può causare la morte.
20. Che cosa bisogna fare in caso di insolazione o colpo di calore?
Bisogna chiamare sempre al più presto un medico.
  • Nell’attesa distendere la persona in un luogo fresco e ventilato, con le gambe sollevate rispetto al resto del corpo.
  • Per abbassare la temperatura corporea porre una borsa di ghiaccio sulla testa, avvolgere la persona in un lenzuolo o un asciugamano bagnato in acqua fredda.
  • Reidratare con acqua.
  • Non somministrare mai bevande alcoliche.
21. Che cos'è la congestione e come si riconosce?
La congestione è dovuta all'introduzione di bevande ghiacciate in un organismo surriscaldato, durante o subito dopo i pasti. L'eccessivo afflusso di sangue all’addome può rallentare o bloccare i processi digestivi.
I primi sintomi sono costituiti da sudorazione e dolore toracico.
22 Cosa fare in caso di congestione?
  • Sospendere ogni attività.
  • Far sedere o sdraiare l'infortunato in un luogo asciutto.
  • Se in poco tempo la congestione non si risolve è necessario consultare un medico.
23. Se il proprio medico è in ferie e si ha bisogno di una prestazione o consiglio, a chi ci si può rivolgere?
In caso di assenza del medico di famiglia si può consultare il medico sostituto da lui nominato, reperibile tutti i giorni non festivi, dal lunedì al venerdì o gli ambulatori messi a disposizione nel territorio della propria ASL (ad es. Case della salute)
249. A rivolgersi in caso di malore nelle ore notturne e nei giorni festivi?
Se si ha un problema di salute durante le ore notturne o nei giorni festivi, occorre chiamare il medico del Servizio di guardia medicadefinita anche “Continuità assistenziale” del territorio di residenza.
Il servizio è attivo la sera di tutti i giorni feriali dalle ore 20.00 fino alle ore 8.00 del mattino successivo.
Il sabato e la domenica il servizio è attivo dalle 10.00 del sabato, fino alle ore 8.00 del lunedì mattina.
Inoltre, in tutte le festività diverse dalla domenica funziona ininterrottamente a partire dalle ore 10.00 del giorno prefestivo, fino alle ore 8.00 del primo giorno non festivo.

E' consigliabile scrivere e tenere ben in evidenza il numero di telefono del Servizio di guardia medica
25. A chi rivolgersi in situazioni di emergenza?
Nel caso di un malore improvviso o in presenza di condizioni che fanno temere un serio pericolo attivare immediatamente il servizio di Emergenza sanitaria, chiamando il 118.
26. A chi rivolgersi per sapere dei servizi sociosanitari disponibili sul territorio nei periodi di caldo eccessivo?
Ogni estate Regioni, Comuni, Aziende sanitarie, in collaborazione con le organizzazioni del volontariato sociale, attivano servizi utili al cittadino per prevenire gli effetti delle ondate di calore sulla salute.
Il numero di pubblica utilità 1500 del Ministero della salute fornisce informazioni sui servizi sociosanitari sul territorio.
Sul sito del Ministero è possibile, inoltre, consultare la cartina sui servizi disponibili sul territorio.
27. Come affrontare un viaggio in auto nelle giornate di maggior caldo?
Sarebbe opportuno osservare queste semplici raccomandazioni:
  • Evitare di intraprendere un viaggio nelle ore più calde della giornata.
  • Non dimenticare di portare con se sufficienti scorte di acqua in caso di code o file impreviste.
  • Prima di iniziare il viaggio ventilare adeguatamente l’automobile aprendo le portiere e i finestrini.
  • Successivamente, se in dotazione, accendere e regolare ad una temperatura adeguata (circa 5°C inferiori alla temperatura esterna) l’aria condizionata.
  • Evitare di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri
  • Attenzione anche ai seggiolini di sicurezza per i bambini. Prima di sistemarli sul sedile verificare che non sia surriscaldato.
  • Non lasciare persone, anche per brevi periodi, nella macchina parcheggiata al sole.
  • Prima di partire aggiornarsi sulla situazione del traffico per evitare lunghe code sotto il sole.
  • Fare soste frequenti ed approfittarne per “sgranchirsi” le gambe.
  • Durante le soste evitare di mangiare troppo rapidamente e soprattutto non assumere, anche in quantità lecita, bevande alcoliche.
28. Quale documentazione sanitaria devo portare con me se vado in vacanza?
Si raccomanda di portare:
  • la tessera sanitaria e quella di esenzione
  • Per le persone che soffrono di malattie croniche, portare un riassunto della storia clinica rilasciata dal medico curante e/o lettera di dimissione ospedaliera dell’ultimo ricovero
  • lista di alimenti o dei farmaci a cui si è intolleranti
  • il piano terapeutico scritto.
29. Se si va in vacanza all’estero, quale documentazione conviene portare con se'?
Si raccomanda di munirsi di Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) da richiedere alla ASL (in vigore dal 1° novembre 2004).
Scrivere accanto al nome di ogni farmaco il principio attivo ed il dosaggio.
Infine le raccomandazioni del medico su eventuali emergenze vanno tradotte il inglese. In paesi come l’USA munirsi di una assicurazione sanitaria.
30. Quali sono le categorie di popolazione più a rischio?
In generale, le condizioni di caldo estremo rappresentano un rischio per la salute in presenza di fattori di rischio che possono determinare una limitata capacità di termoregolazione fisiologica o ridurre la possibilità di mettere in atto comportamenti protettivi. Si definiscono sottogruppi a rischio:
  • le persone anziane
  • i neonati e i bambini piccoli
  • le donne in gravidanza
  • le persone con malattie croniche (in particolare malattie polmonari, cardiovascolari, diabete, malattie neurologiche come il morbo di Parkinson e le demenze)
  • le persone con disturbi psichici gravi
  • le persone con ridotta mobilità e/o non  autosufficienti
  • le persone che assumono regolarmente alcuni tipi di farmaci che possono aumentare il rischio di eventi avversi legati al caldo
  • le persone che fanno uso di alcol o droghe
  • la persona, anche giovane, che fa esercizio fisico o svolge  un lavoro intenso all’aria aperta
  • le persone con condizioni socio-economiche disagiate.
Alcune condizioni abitative (scarsa ventilazione, assenza di aria condizionata, soprattutto nelle grandi città) possono causare disagio ed effetti dannosi sulla salute delle persone più a rischio
31. Che rischi corrono i bambini durante le ondate di calore?
Il lattante e il bambino sono maggiormente esposti al rischio di un aumento eccessivo della temperatura corporea e ad una disidratazione, con possibili conseguenze dannose sul sistema cardiocircolatorio, respiratorio e neurologico.
Sudando molto, senza reintegrare l'acqua persa, si verifica una riduzione del volume del sangue circolante, che può determinare l’abbassamento rapido della pressione arteriosa. Inoltre, con il sudore vengono persi alcuni sali (per esempio il potassio ed il sodio) fondamentali per il buon funzionamento dell’organismo.
32. Come proteggere la salute dei bambini durante le ondate di calore?
In caso di previsioni di condizioni meteorologiche a rischio per la salute (livelli 2 e 3)
Quando fa molto caldo, bisogna evitare di portare i bambini piccoli all’aria aperta o  in locali chiusi surriscaldati e scarsamente ventilati. Non lasciare per nessun motivo, anche per poco tempo, un bambino  incustodito nell’automobile anche se la temperatura esterna non è elevata, perché la temperatura all’interno di un’automobile può salire rapidamente e l’ipertermia nel bambino può verificarsi in soli 20 minuti. La maggior parte delle vittime di ipertermia ha un’età compresa tra 0 e 4 anni.
Se si portano i bambini all’aperto bisogna proteggerli dal caldo e dalle esposizioni dirette alle radiazioni ultraviolette (UV) del sole (che possono danneggiare la loro pelle molto delicata), utilizzando vestitini leggeri, in fibra naturale, copricapi e crema solare.
  • vigilare sui bambini piccoli e fare in modo che essi assumano sufficienti quantità di liquidi
  • controllare regolarmente la temperatura corporea di lattanti e bambini piccoli; se necessario rinfrescare delicatamente il loro corpo con una doccia tiepida o panni umidi
  • evitare nelle ore più calde (11.00-18.00) le aree verdi e i parchi pubblici delle città dove si registrano alti valori di ozono
  • prestare maggiore attenzione ai bambini che soffrono di malattie croniche come malattie cardiocircolatorie, respiratorie e asma, perché sono particolarmente sensibili alle ondate di caldo e ai valori elevati di ozono. Ricordarsi infine che diarrea e patologie del sistema nervoso aumentano il pericolo di ipertermia e di disidratazione.
In particolare

Per i bambini piccoli
  • evitare l’esposizione dei bambini al sole diretto (i bambini sotto i sei mesi di vita non devono essere mai esposti al sole diretto). È bene sapere che, anche sotto l’ombrellone, non si è protetti dal caldo, né dai raggi solari
  • all’aria aperta applicare sempre prodotti solari ad alta protezione sulle parti scoperte del corpo
  • vestire i bambini in modo molto leggero lasciando ampie superfici cutanee scoperte
Per i bambini più grandi
  • limitare le attività fisiche durante le ore più calde.
33. Cosa sono le liste dei suscettibili agli effetti del caldo?
Le liste dei suscettibili sono elenchi nominativi che includono le persone che, a causa di particolari caratteristiche individuali, presentano un elevato rischio di subire gli effetti negativi dell’esposizione al caldo.
I fattori di rischio che predispongono agli effetti più gravi dell’esposizione alle temperature elevate e alle ondate di calore possono essere raggruppati in tre categorie principali:
  • caratteristiche socio-demografiche: età (0-4 anni, ≥ 75  anni), genere femminile, livello socio-economico basso, isolamento sociale
  • condizioni di salute: presenza di patologie croniche e assunzione di alcuni tipi di farmaci
  • fattori ambientali e caratteristiche abitative: residenza nelle aree urbane, caratteristiche dell’abitazione (mancanza di ambienti climatizzati, abitare ai piani alti di edifici con tetti e solai non ben isolati), alti livelli livello di inquinamento dell’aria.
34. A cosa servono le liste dei suscettibili?
Le liste dei suscettibili sono preparate allo scopo di facilitare l’individuazione, da parte dei medici di medicina generale, di altri operatori sanitari e degli operatori sociali, delle persone più a rischio per gli effetti del caldo, sulle quali orientare gli interventi di prevenzione durante i periodi di emergenza climatica (ondata di calore).

Scarica l'opuscolo Estate in salute: come proteggere i vostri bambini
Fonte: Ministero della Salute, Direzione generale della prevenzione sanitaria
Data di ultimo aggiornamento: 27 giugno 2017

Nessun commento