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COME SCEGLIERE UN FONDO PENSIONE PER IL PROPRIO FIGLIO

Fra i desideri principali di un genitore si trova la felicità e la sicurezza economica dei propri figli, ed è possibile contribuire a questa sicurezza fin da quando sono piccoli, grazie a un fondo pensione. Per quanto possa sembrare prematuro, il fondo pensione è lo strumento migliore per accompagnare la crescita di un figlio. Allo stesso tempo per i genitori è possibile approfittare della deducibilità fiscale dei contributi fino a 5.164,57 euro all’anno.  Abbiamo chiesto al dott. Walter Moladori, financial Advisor, di spiegarci come funziona e quali vantaggi fiscali ci sono aprire un fondo pensione per i propri figli. 

La pensione integrativa può essere aperta in qualunque momento della propria vita, e comprensibilmente più tempo si ha a disposizione per risparmiare, più il risparmio stesso è cospicuo, con conseguente incremento della pensione pubblica. Esistono diversi sistemi per fornire una pensione integrativa ai propri figli, i principali sono aprire una posizione presso un fondo pensione direttamente a suo nome oppure utilizzare la flessibilità concessa dal proprio piano di pensione integrativa. 
È possibile iscrivere a un fondo pensione un minorenne? Si. I fondi pensione aperti e i PIP, infatti, non prevedono limiti all’adesione non solo per quanto riguarda la situazione lavorativa, ma anche rispetto alla possibilità di iscrivere soggetti fiscalmente a carico come un figlio minore. È possibile approfittare di diversi vantaggi fiscali, sia per il fatto di avere il minore a carico, sia per il fatto che è possibile dedurre dal reddito dichiarato ai fini IRPEF i versamenti nel limite di 5.164,57 euro annui, con conseguenti minori imposte da versare. Si tratta inoltre di un importo che consente una buona flessibilità negli usi, consentendo di utilizzare le risorse accumulate per importanti esigenze, come gli studi universitari o l’acquisto di una prima casa. Allo stesso modo è possibile creare una posizione di pensione integrativa per un figlio che fa lavoretti saltuari, e che quindi resta ancora a carico dei genitori. 
In caso i figli siano stati assunti e non siano più a carico, è possibile comunque aiutarli nella creazione del fondo pensione, anche se la deducibilità fiscale resterà sempre a loro favore. Inoltre se si tratta di una prima occupazione vi è un vantaggio ulteriore:
  • nei primi 5 anni di partecipazione al fondo pensione, il tetto massimo di deducibilità sarà quello quello ordinario di 5.164,57€ annui.
  • a partire dal sesto anno e per i successivi venti anni di partecipazione è consentito un“bonus” di deducibilità, di ammontare massimo di 2.582,29€ annui, che si aggiungono al tetto massimo ordinario di 5.164,57€.
A cosa può servire un fondo pensione, oltre a risparmiare in vista della pensione? I soldi presenti in un fondo pensione possono essere utilizzati per diverse spese: 
  • Spese universitarie, richiedendo fino a massimo il 30% del capitale accumulato
  • Acquisto della prima casa, richiedendo fino al massimo del 75% della posizione accumulata. 
Le anticipazioni possono essere reintegrate in qualsiasi momento recuperando le tasse pagate. 

La pensione integrativa non viene persa in caso di prematura scomparsa dell’aderente, dato che può essere riscattata dagli eredi o dagli altri beneficiari. Se l’iscritto era già pensionato e stava percependo la pensione integrativa ed era stata fatta la scelta di rendita pensionistica reversibile, questa continua ad essere erogata al coniuge o altro beneficiario. La pensione integrativa ha vantaggi fiscali anche in questo caso, dato che è esente dalla tassa di successione.


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Per informazioni su nuove forme di investimento e domande potete scrivere a Walter Moladori su waltermoladori.allianzbankfa.it o via email a walter.moladori@allianzbankfa.it o al Tel: 030/9142749 - 9140058

Dott. Walter Moladori
Dott. Walter Moladori

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