Header Ads

Allergia, boom tra i bambini nati durante la pandemia. Se ne parla a Milano

Acari della polvere, ma anche intolleranza al nichel, al latte, ai derivati. E poi l'eruzione cutanea, che è causata anche dai comuni detersivi per celiaci che ci restano, insieme al diabete di tipo 1, che colpisce sempre più bambini. Dopo la fine della pandemia  gli studi medici si sono riempiti di nuovo e soprattutto tra i pediatri è emersa una chiara osservazione: sempre più bambini sono allergici al cibo, ai pollini e alla polvere. 
 




La tendenza di aumento dei bambini allergici è in crescita da anni, ma nell'ultima stagione sembra aver raggiunto il picco, inclusi smog e  cattiva alimentazione.  Da settembre ad oggi mentre continuano le scuole, le scuole materne, i pranzi e le attività sportive, molti pazienti sviluppano un'intolleranza alimentare o un'allergia generale, che viene poi confermata in sede di analisi.

In particolare, questo aumento riguarda i bambini più piccoli, di età inferiore ai due anni,  che secondo il primo confronto sarebbero aumentati del 15 per cento nei due anni precedenti.  

Inoltre tra alcuni mesi tornerà la primavera, quindi meglio essere preparati e magari pensare a nuove strategie per affrontare il fastidioso problema. Le allergie più comuni a pollini, erba e altro in primavera portano non solo al consumo di farmaci come gli antistaminici, ma più banalmente al consumo di fazzoletti di carta. 

Secondo la dott.ssa Sabrina De Federicis, direttrice nazionale dell'azienda farmaceutica HAL Allergy, si possono anche buttare le confezioni di stoffa. Come? Lo spiega più dettagliatamente nel libro "Butta via i fazzoletti" edito dalla casa editrice "Commercial Books", che sarà presentato oggi 15 novembre alle 18,30 presso il Mercato Comunale Isola (Piazzale Lagosta, 7) a Milano.





Questa è un'altra occasione per illustrare il libro (122 pagine, più di 30 testimonianze e commenti), ma soprattutto l'argomento trattato, in cammino verso il mondo allergico per trovare una terapia individuale creata per ogni singolo paziente che reagisce.

Alla domanda a cui tutti i soggetti allergici volevano una risposta: sì, le allergie possono essere curate in modo permanente. Una storia che parte dall'esperienza personale e offre una soluzione alla radice del problema guardando alla terapia desensibilizzante, l'unico trattamento riconosciuto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità che tratta le allergie affrontando direttamente la causa.

Quindi non un modo semplice per alleviare i sintomi, come accade con l'uso di antistaminici e cortisonici, ma una risposta vera e definitiva per dire addio agli odiati fazzoletti: "Anni fa, come tanti genitori prima e dopo di me - spiega De Federicis. - Ho brancolato nel buio, cercando su Internet una panacea per le allergie, che impedissero a mio figlio di vivere una vita normale, infatti non sembrava esserci una soluzione efficace, quindi ho deciso di esporre e dare sufficiente visibilità a chi soffre di allergie, patologia, sua progressione e soluzione.

Ed è dedicata soprattutto a chi è stanco di vivere con fazzoletti in mano e antistaminici nella borsa, cercando una soluzione definitiva alle proprie allergie." Sabrina De Federicis, al suo esordio letterario, racconta con leggerezza l'esperienza vissuta alla ricerca di una soluzione per superare il problema: in maniera spensierata e con l'uso dello storytelling spiega cos'è la terapia desensibilizzante che la Regione Lombardia, unica regione in Italia, permette di adottare dal Sistema Sanitario Nazionale per curarsi definitivamente sostenendo tutti i costi.

Con la terapia desensibilizzante si guarisce dalle allergie evitando così il peggioramento delle patologie connesse alla marcia allergica, ma purtroppo è ancora poco conosciuta dai medici di famiglia che dovrebbero indirizzare il paziente da un allergologo: unico a conoscere la cura e ad applicarla con efficacia. Le allergie: molti ne parlano, pochi le curano.


IL SSN E LE TERAPIE DESENSIBILIZZANTI: CHI LE PAGA?

Un'Italia disomogenea è il nostro Paese. La Lombardia, è l'unica Regione a sostenere tutti i costi della terapia desensibilizzante descritta nel libro attraverso una delibera di diversi anni fa che stabilisce il numero di flaconi annui rimborsa-bili tra terapie stagionali e quelle cosiddette “perenni”. Il Piemonte si è organizzato diversamente: ha costituito una rete allergologica di specialisti che in questa regione sono gli unici a poter prescrivere la terapia desensibilizzante. Qui i costi sono sostenuti per metà dalla regione e metà dal paziente. In entrambi i casi – in Piemonte e in Lombardia – il prodotto è ero- gato dalla Farmacia Ospedaliera, il cui approvvigionamento deriva da una gara regionale o un accordo quadro. Per dirla semplicemente, il costo del prodotto non è mai il costo al pubblico – quello che il paziente, cioè, paga per intero in un’altra regio- ne – ma scaturisce dal procedimento di gara ed è, quindi, nettamente inferiore rispetto al prezzo per il privato e cambia a ogni nuova gara. La Puglia ha adottato la strategia di rimborso parziale basato sul reddito ISEE e fino a qualche anno fa anche la regione Sicilia rim- borsava in modo indiretto la terapia: il paziente la acquistava e la regione gliela rimborsava.

Poi, col commissariamento della regione e il piano di rientro dei costi il rimborso è stato annullato.

Vuoi scaricare gratuitamente una copia PDF (ebook) del libro? Scarica gratis la tua copia dal sito web buttaviaifazzoletti.it

Oppure acquista una copia cartacea da Amazon


Presentazione del libro: Butta via i fazzoletti: scegli di curare l'allergia, non addormentare i sintomi

Dove: Mercato Comunale Isola, piazzale Lagosta 7 Milano

Quando: Martedi 15 novembre - ore 18,30 Mercato Comunale Isola


Il Mercato Comunale Isola nasce nel 1946 nella struttura coperta di Piazzale Lagosta. Nel 2022 riapre dopo 3 anni di chiusura e diventa un luogo d’incontro dove poter apprezzare prodotti di prima scelta e piatti di qualità. A cavallo tra tradizione e modernità, questo mercato comunale si configura come luogo di riferimento storico dove poter fare la spesa tutti i giorni e fermarsi a mangiare, ma anche come nuovo centro di aggregazione nel cuore del quartiere più vivace di Milano dove condividere la cultura del buon cibo.

Nessun commento