SOS FEBBRE: 1 MAMMA SU 4 SI AGITA QUANDO LA TEMPERATURA AUMENTA E L'81% SI AFFIDA ANCORA AI RIMEDI DELLA NONNA
Presentata oggi a Milano, durante l’evento “Che Giungla Questa Febbre”, patrocinato dalla Casa Pediatrica Fatebenefratelli-Sacco, la ricerca SWG sul comportamento delle mamme in relazione con gli episodi di febbre dei propri piccoli.
Mamme apprensive e ancora legate ai rimedi della nonna: questa è la fotografia che emerge dall’ indagine SWG, presentata durante l’evento educational “Che Giungla Questa Febbre”, che ha analizzato il comportamento di un campione rappresentativo di donne italiane con figli tra 0 e 10 anni, in relazione con gli episodi di febbre dei propri piccoli.
1 mamma su 4 è molto apprensiva di fronte di temperatura del proprio bambino, infatti già alle prime linee di febbre contattano il pediatra oppure lo porta direttamente al pronto soccorso.
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Nonostante sulla teoria siano tutte molto preparate, infatti l’88% dichiara di conoscere perfettamente che la febbre è un meccanismo di difesa dell’organismo, le mamme moderne non sembrano egualmente preparate sulla gestione pratica della febbre. L’analisi ha messo in luce che il 59% delle mamme è incerta su quando misurare la temperatura ai propri figli, solo il 41% ha affermato con certezza che va misurata ogni 2 ore, e l’81%, per abbassare la temperatura, si affida ancora ai rimedi della nonna, come ad esempio applicare la borsa del ghiaccio o effettuare spugnature con alcool o acqua sulla testa, su polsi o sulle caviglie, che potenzialmente potrebbero generare un effetto contrario da quello sperato.
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Questa confusione nasce specialmente dalla difficoltà delle mamme di individuare dove reperire informazioni certe e scientificamente validate in materia. Specialmente quando i figli sono piccoli, le mamme tendono a confrontarsi tra di loro e 1 su 2 cerca informazioni su internet. “A volte internet può contenere informazioni non attendibili, con il rischio di divulgare falsi miti, credenze e dubbi - ha spiegato il Dottor Jacopo Pagani, responsabile del servizio di Pronto Soccorso Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma ed esperto di comunicazione in sanità - “Febbre e dolore sono argomenti di frequente discussione su social-network, forum e blog a causa della paura eccessiva dei genitori che sono spesso portati ad adottare comportamenti irrazionali, in sede di riconoscimento e gestione di questi disturbi, che sfociano poi in accessi impropri al pronto soccorso degli ospedali”.
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Dalla ricerca, il pediatra emerge come la figura di riferimento per la salute dei figli e il 63% indica di chiedere sempre ad esso un consiglio prima di somministrare un farmaco al proprio bambino. 3 intervistate su 4 ritengono che si debba contattare il pediatra quando la febbre dura da più giorni mentre la porzione rimanente solo quando la febbre è alta o il bambino prova dolore.
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“In ogni caso è importante mantenere sempre la calma e fare tutte le valutazioni necessarie - sottolinea il Dottor Jacopo Pagani - Prima di tutto, va considerata l'età del bambino; se ha un’età inferiore ai 3 mesi di vita è assolutamente necessaria la valutazione pediatrica ‘immediata’. Invece con il crescere dell’età bisogna valutare le condizioni generali del bambino. Da 3 a 12 mesi è sempre opportuno contattare il pediatra entro le 24 ore, bisogna farlo immediatamente, invece, nel caso la febbre fosse associata ad altri sintomi. Dopo l’anno di vita, se il bambino gioca, è sereno e vitale, si può attendere, senza allarmismo, tre giorni, prima di un eventuale controllo pediatrico.”
Grande confusione si registra anche attorno ai trattamenti da utilizzare.
In età pediatrica, Ibuprofene e paracetamolo sono entrambi indicati come farmaci di prima scelta per il trattamento di febbre e dolore, senza raccomandazioni di preferenza tra i due. Nonstante questo, la nostra ricerca ha evidenziato come, nella maggior parte dei casi (64%), il paracetamolo viene considerato dalle mamme come il farmaco di scelta nel trattamento della febbre, mentre l’ibuprofene viene scelto più in caso di dolore.
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Al fine di scegliere il trattamento più appropriato e sfatare la diffusione di falsi miti in merito alla gestione e al trattamento di febbre e dolore in età pediatrica, il Dottor Jacopo Pagani aggiunge: “È consigliabile affidarsi sempre al proprio pediatra di riferimento nella scelta tra paracetamolo e ibuprofene. Al contrario di quanto molti genitori possano pensare riguardo ai farmaci antinfiammatori, come il paracetamolo, anche l’ibuprofene può essere somministrato con sicurezza ai bambini, grazie al suo basso indice di gastrolesività”.
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“Nel trattamento farmacologico della febbre e dolore nei bambini - conclude Pagani - vi raccomando sempre di rispettare il dosaggio dei farmaci prescritti dal vostro pediatra e ricordatevi di dosarli in base al peso del vostro bambino e non all’età. Invece, la scelta della formulazione, deve essere guidata dalle esigenze delle diverse fasi dell’età evolutiva ai fini di aumentare l’accettabilità del farmaco somministrato”.
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