CUCINARE PUÒ DIVENTARE UN LAVORO?
Molte mamme si divertono a cucinare per i propri figli, e così facendo scoprono (o riscoprono) la passione per la cucina e per il buon cibo. In alcuni casi viene anche il pensiero di aprire un ristorante, ma non sempre si trova il coraggio per un salto del genere. Esistono però anche altri percorsi in cui la passione per la cucina e il buon cibo si può sviluppare.
Dal punto di vista fiscale, il social eating è uno scambio di servizio tra privati, quindi chi si propone di ospitare persone per cena deve rilasciare una ricevuta fiscale all’ospite, dettaglio a cui normalmente provvedono le piattaforme. Si tratta di lavoro autonomo occasionale, normato in Italia con un limite di reddito per singolo cliente di 5mila euro annui. È bene specificare che per reddito si intende la differenza tra l’intero importo incassato e le spese inerenti sostenute: le spese sostenute per organizzare la cena vengono quindi detratte dal reddito su cui bisognerà pagare le imposte. Le piattaforme più diffuse a livello italiane sono Gnammo e PeopleCooks.
Social eating
Il social eating prende uno dei principali aspetti dello stile di vita mediterraneo, e italiano in particolare, e lo eleva a stile di vita. Grazie a “social network dei fornelli”, è possibile invitare persone a casa propria, per ampliare la propria rete di amici, sfruttando quello che è il luogo conviviale per eccellenza: la tavola. L’ospite propone un menù, dopo essersi registrato sulla piattaforma che preferisce, e una volta raccolte le adesioni l’evento culinario ha inizio. Dato che è ad assoluta discrezione di chi ospita la scelta del menù e il tema, una madre che volesse organizzare una cena pensata per famiglie con bambini, potrebbe farlo senza alcun problema.Dal punto di vista fiscale, il social eating è uno scambio di servizio tra privati, quindi chi si propone di ospitare persone per cena deve rilasciare una ricevuta fiscale all’ospite, dettaglio a cui normalmente provvedono le piattaforme. Si tratta di lavoro autonomo occasionale, normato in Italia con un limite di reddito per singolo cliente di 5mila euro annui. È bene specificare che per reddito si intende la differenza tra l’intero importo incassato e le spese inerenti sostenute: le spese sostenute per organizzare la cena vengono quindi detratte dal reddito su cui bisognerà pagare le imposte. Le piattaforme più diffuse a livello italiane sono Gnammo e PeopleCooks.
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